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Cosa è “Info Salute Balduina”?

Da chi è portato avanti questo progetto?

Info Salute Balduina: le interviste ai professionisti del quartiere

Intervista sull’odontoiatria pediatrica al Dott. Federico Fedele e alla Dott.ssa di “Piccoli Sorrisi”

Cosa è “Info Salute Balduina”?

Info Salute Balduina, già il nome rende l’idea su cosa verte questa iniziativa. Si tratta di un progetto nato durante la quarantena e ha lo scopo di condividere informazioni di qualità riguardanti il mondo della salute, perché un’informazione consapevole è la prima cura: in qualsiasi aspetto del mondo Medico e Sanitario. L’idea del progetto è incentrata sugli abitanti del quartiere Balduina, dove i tre professionisti lavorano nei rispettivi studi.

Da chi è portato avanti questo progetto?

Il progetto è portato avanti dagli ideatori di Info Salute Balduina, ossia dal Dott. Andrea Pettirossi – Fisioterapista, dal Dott. Flavio Pettirossi – Biologo Nutrizionista e dal Dott. Alberto Pala – Psicologo e Psicoterapeuta. Attualmente i tre professionisti stanno condividendo materiale informativo (post, articoli e video) sulle piattaforme: Youtube, Instagram e Facebook, e stanno lavorando per la creazione del sito ufficiale.

Info Salute Balduina: le interviste ai professionisti del quartiere

La divulgazione di materiale scientifico in ambito sanitario è portata avanti anche tramite interviste a Professionisti del Quartiere Balduina. Fin’ora sono stati intervistati:

Se vuoi rivedere le dirette, entra nella pagina fb cliccando su questo link https://www.facebook.com/Infosalutebalduina/.

Intervista sull’odontoiatria pediatrica al Dott. Federico Fedele e alla Dott.ssa Martina Dari di “Piccoli Sorrisi”

Qui di seguito ti riportiamo l’intervista di Info Salute Balduina sull’Odontoiatria Pediatrica 🙂

Ciao sono la Dottoressa Martina Dari, sono un odontoiatra specializzanda in ortodonzia. Nella mia pratica clinica mi occupo esclusivamente di ortodonzia e odontoiatria pediatrica. Oggi sono qui a parlarvi della

La prevenzione e cura delle patologie del cavo orale nei bambini

L’odontoiatria pediatrica si occupa della promozione della salute orale nei bambini e degli adolescenti. Il nostro è un lavoro che deve essere supportato dal pediatra, in quanto sono la figura di riferimento medica per I genitori e spesso sono loro a fare un primo screening nei bambini per indirizzarli dallo specialista. Lo scopo del dentista in età pediatrica è prevenire lo sviluppo delle patologie cariose e delle malocclusioni ancora prima di curarla, quindi il nostro scopo è creare il più possibile dei bambini senza carie e che chiudono i denti in maniera corretta.

Quando e perché portare il bambino dal dentista?

La prima visita per un bambino per valutare la salute dei denti è il prima possibile, il che significa che già intorno ai 3-4 anni è bene portare il bambino dal pedodontista. È buona indicazione portare il bambino dal dentista quando non presenta problematiche particolari (come dolore ecc..) quindi non in urgenza. Deve essere un momento di gioco e non di incubo. Di solito a questa età non ci sono grosse problematiche, questo permette di instaurare un rapporto di fiducia e amicizia con il bambino, cosa che sarebbe difficile da farsi se viene portato dal dentista per un’urgenza come il dolore da carie. In questo modo si ha un’esperienza positiva sin dalla più tenera età, e di creare dei bambini non spaventati dalla figura del dentista. Spesso accade che i genitori o I nonni siano spaventati loro stessi dal dentista, e ogni volta diciamo ai genitori di non raccontare al bambino cosa si farà o trasmettere la propria ansia. Durante la prima visita con I bambini non si usano parole come dolore o paura, per creare un clima il più possibile rilassato e piacevole.

Anche lo studio è importante che sia a misura di bambino, con libri un angolo per disegnare e premi se I bambini sono stati collaborativi, che hanno la funzione di rinforzo positivo.

Portare precocemente un bambino da un dentista, permette di individuare comportamenti sbagliati prima che creino danni sui denti, o patologie orali quando sono in fase precoce. E’ sicuramente meno invasivo dal punto di vista clinico oltre che economico trattare una carie iniziale, quando è un piccolo puntino bianco gessosso, rispetto che trattare una carie che ha completamente distrutto un dente. Questo prende il nome di prevenzione primaria

In cosa consiste la visita per un bambino?

La prima visita dal dentista, deve essere per il bambino una bella esperienza, in modo che abbia piacere a tornare e se è necessario intervenire lo faccia senza ansia.

Prima ancora di essere visitati, i genitori eseguono un questionario con domande specifiche sulla storia medica e odontoiatrica del bambino e sulle sue abitudini alimentari (una specie di diario alimentare). Qualora ci siano delle abitudini scorrette è bene, sia per la salute generale del bambino sia quella orale andare a modificare l’apporto di zuccheri nella dieta.

Durante la prima visita con il bambino si spiega come funzionano gli strumenti del dentista, anche in modo giocoso, e si spiega ai bambini e ai genitori come si lavano I dentini e con quale dentifricio usare in base all’età. Si spiega inoltre cosa fare in caso di traumi ai denti molto frequenti nei bambini che a questa età corrono giocano al parco e iniziano a praticare attività sportiva

Dopo aver instaurato un rapporto di fiducia col bambino si procede con la valutazione del cavo orale valutando, l’igiene orale del bambino e la presenza di carie ed eventuali abitudini viziate, come il ciuccio e la respirazione orale.

Sempre In quella fase si valuta anche la presenza di malocclusioni, che potrebbero necessitare di un apparecchio ortodontico.

Quale sono le cause della carie nei bambini

Quando pensiamo alla carie nei bambini pensiamo subito alle caramelle.

In realtà la carie è una patologia multifattoriale, nella quale svolgono un ruolo sia fattori intriseci dell’ospite come la predisposizione individuale e fattori estrinseci. Con fattori estrinseci intendiamo principalmente la dieta e la placca batterica. Nella bocca sono presenti normalmente milioni di batteri, quelli responsabili della carie sono batteri detti cariogeni che sono in grado di fermentare gli zuccheri assunti con il cibo. I batteri con la fermentazione creano un ambiente acido nella bocca, a livello di ph di 5,5 si ha una perdita di minerali dai denti. Normalmente la saliva è In grado di tamponare questa situazione, rialzando il ph in circa 30 minuti dopo il pasto. Ma se l’assunzione di zuccheri è troppo frequente l’acidità orale permane per molto tempo e porta ad una demineralizzazione del dente che piano piano perde di resistenza, fino alla formazione della carie.

Per controllare questo fenomeno, si devono evitare il più possibile l’accumulo di batteri nel cavo orale e questo si controlla tramite le manovre di igiene orale e l’uso di dentifrici al fluoro,  e tramite un controllo dell’alimentazione. Come abbiamo detto il “cibo preferito” dai batteri sono I carboidrati, in particolare il saccarosio (lo zucchero da cucina) ma anche il glucosio e fruttosio.

L’amido invece ha un’azione protettiva nei confronti della carie. In particolare bisogna limitare il consumo di zuccheri semplici sia per quantità sia per frequenza. L’assunzione di bevande e cibi contenenti carboidrati semplici è sconsigliata fuori dai pasti principali; in particolare, l’uso del succhiotto edulcorato e l’uso non nutrizionale del biberon contenente bevande zuccherine devono essere fortemente sconsigliati.

Un’assunzione superiore alle quattro volte al giorno di zuccheri estrinseci (addizionati ad alimenti come dolciumi, bibite, biscotti, torte, succhi di frutta, miele) porta a un aumento del rischio di carie dentale. Il controllo della frequenza di assunzione degli zuccheri rappresenta, quindi, un fattore chiave per la prevenzione della carie. Tali carboidrati sono spesso contenuti anche in alimenti e bevande non tipicamente dolci, come snack salati di produzione industriale ed è, quindi, evidente che, consigliando a un paziente un cambiamento del regime alimentare, devono essere prese in considerazione tutte le possibili fonti di carboidrati

Inoltre anche la viscosità degli alimenti è importante, in quanto sostanze più viscose tendono a rimanere adese ai denti per tempi più prolungati, lasciando gli zuccheri a disposizione dei batteri.

Quindi tornando all’esempio iniziale le caramelle sono l’esempio perfetto perché sono composte da zuccheri semplici come glucosio, si consumano spesso fuori pasto e senza lavare I denti dopo e sono appiccicose quindi rimangono a contatto col dente per molto tempo senza che la saliva le possa allontanare, ma spesso gli zuccheri cariogeni sono nascosti anche in altri cibo che possono sembrare innocui.

Le indicazioni generali sono limitare gli zucchieri, ridurre o eliminare gli spuntini continui, lavare dopo pasti principali e fare visite prima dell’insorgenza dei sintomi.

Cosa fare se ci sono già delle carie? Vanno curate anche sui denti da latte anche se poi devono cadere?

Nessun problema, se ci sono delle carie già in età precoce, oltre ad andare a capire come già detto quali sono le cause dello sviluppo delle carie (errato spazzolamento o abitudini alimentari) e ad andare a spiegare ai genitori come evitare lo sviluppo di altre carie, Il bambino va trattato.

I denti decidui vanno curati non solo i permanenti. I motivi sono molteplici. Sicuramente non va lasciato un dente cariato nel cavo orale, sia perchè nei bambini velocemente si passa da carie superficiale a carie profonda in quanto i tessuti sono sottili, quando il dolore è troppo tardi quindi possono verificarsi situazioni come dolore ascessi ecc. Quindi se possibile vanno curate, prima che siano sintomatiche.

Lasciare un dente cariato in bocca, con l’idea che “tanto deve cadere da solo” è sbagliato perchè mantiene in bocca batteri cariogeni che possono andare a cariare gli altri denti.

I processi cariosi sui denti decidui possono ripercuotersi sui denti permanenti portando a difficoltà di eruzione, dislocazioni o discromie sui denti.

Infine possono esserci delle conseguenze anche sul occlusione, ossia su come i denti chiudono.

Quali sono le manovre di igiene orale per un bambino?

Cambiano molto in base all’età e allo stato di dentizione dei bambini. Ossia da quanti e quali denti ci sono nel cavo orale.

Sin dai primi anni di vita i genitori devono introdurre l’abitudine di lavare i denti dopo I pasti almeno due volte al giorno, dopo I pasti principali.

Ancor prima che erompano i denti (quindi fino a circa 6/7mesi) vanno pulite le mucose con una garza inumidita con acqua meglio se fisiologica dopo la poppata. Con lo spuntare dei primi dentini si usano dei dispositivi in gomma, che massaggiano le gengive e non rovinano lo smalto in via di formazione.Via via che arrivano I denti si può passare ad uno spazzolino vero e proprio con testina piccola e setole morbide. Dai tre anni in su, Sono consigliati dei spazzolini elettrici per bambini come (esempio oral b kids).  Dai 6 anni si puo utilizzare uno spazzolino elettrico adatto alla loro età, quindi con testina più grande, sempre con setole medie o morbide. E’ consigliato assistere I bambini durante lo spazzolamento per controllare la corretta pulizia e per evitare ingestione di dentifricio.

Per quanto riguarda I dentifrici?

Per quanto riguarda I dentifrici anche essi vanno scelti in base all’età del bambino. Anche negli adulti I dentifrici devono avere fluoro all’interno, ma quasi tutti li hanno, alle volte può essere assente in quelli biologici. Dai 6 mesi ai 6 anni di età, si usa un dentifricio al massimo 1000 ppm di fluoro, 2 volte al giorno, in dose pea-size, non oltre. La quantità di fluoro si legge posteriormente, dove c’è INCI del dentifricio, ma comunque nei dentifrici per bambini è specificato davanti. Dopo i 6 anni di età si passa all’uso di un dentifricio contenente almeno 1000 ppm di fluoro, solitamente 1500, 2 volte al giorno.

La permuta dei denti quando inizia e quanto dura?

Come detto più volte durante l’intervista di Info Salute Balduina, i bambini iniziano a cambiare i denti da latte intorno ai 6 anni di età e terminano intorno ai 12 anni ma ci sono molte variazioni individuali. Come regola generale la permuta è coerente con l’eruzione dei denti da latte. Se il bambino ha messo precocemente i denti da latte, li cambierà a sei anni o anche prima, se invece i denti da latte sono iniziati ad erompere tardivamente, quindi dopo i 7 mesi, probabilmente i denti permanenti eromperanno un pò più tardi dopo I sei anni.

I primi denti che compaiono nella bocca dei bambini sono gli incisivi centrali e i primi molari. Questi ultimi denti, sono gli ultimi denti in fondo e in particolare non hanno un dente da latte che li precede, quindi possono essere un po misconosciti.

È importante non appena i primi molari erompono procedere con la sigillatura dei denti. La sigillatura consiste in uno strato protettivo posizionato sui solchi e le fessure dei primi molari, con l’azione di sigillare e proteggere il dente dagli agenti cariogeni. Questo è uno dei mezzi più efficaci nella prevenzione della carie. Va fatto sui primi molari perchè sono i denti più difficili da pulire, essendo posteriori e che presentano più solchi dove più facilmente si sviluppa la carie. È una procedura indolore e rapida che permette di proteggere denti che staranno nel cavo orale per tutta la vita

Quando mettere l’apparecchio?

Dipende dalla malocclusione, non c’è un’età precisa. Di certo è bene fare una visita con il dentista pediatrico per capire se c’è necessità di apparecchio. Le cause di malocclusioni sono tantissime, tra le cause più frequenti c’ è la contrazione del palato, che può essere risolta con un semplice apparecchio.

I motivi della contrazione sono svariati, in particolare posso esserci sia cause genetiche che ambientali. Il motivo per cui è così diffusa nei bambini è che spesso è conseguente ad abitudini sbagliate, come l’uso prolungato del cuccio o del dito. Fino ad un massimo di 2 anni è considerato para-fisiologico, nel senso che è accettabile senza conseguenze sui denti e sul palato del bambino. Oltre questa età va eliminata questa abitudine. Nel caso del dito, è più complicato rimuovere questa abitudine perché appunto il bambino ce l’ha sempre a portata di mano.

Anche la respirazione ha un ruolo importante nello sviluppo dell’occlusione corretta. In presenza di respirazione orale, il palato può rimanere contratto e sviluppare delle malocclusioni, Va indagato insieme al pediatra o all’otorino le cause della respirazione scorretta, che possono essere dovute a tonsille ipertrofiche, allergie ecc. Espansione del palato aiuta a migliorare la respirazione aumentando il volume delle vie aeree nasali e può essere risolutiva da sola o in associazione con terapie farmacologiche somministrate dall’otorino.

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